Un cambio di programma improvviso e anche un pensiero al futuro. Un calendario che aveva riscosso molta curiosità quello di Vincenzo Nibali nell’annata del ritorno all’Astana Qazaqstan: il siciliano voleva testarsi in tutte le Classiche Monumento, puntando poi sia al Giro d’Italia che al Tour de France. Forse ambizioni troppo alte, che è stato costretto a riformulare in corso d’opera.
Le parole del siciliano: “Abbiamo parlato a lungo riguardo il mio calendario di corse con la dirigenza e l’idea di partecipare alle cinque Monumento era molto bella. Tuttavia, dopo una valutazione più approfondita, abbiamo capito che non era possibile se voglio anche correre Giro e Tour”.
Le motivazioni tecniche: “Avrei dovuto interrompere o addirittura saltare un ritiro in altura con altri corridori, e forse persino saltare la Liegi – Bastogne – Liegi. Avrebbe complicato il mio allenamento in vista del Giro e forse non ne sarebbe valsa la pena. Abbiamo dunque deciso di focalizzarci sui miei punti di forza e fare il Giro, seguito probabilmente dal Tour. Ci siamo trovati d’accordo e mi impegnerò per questo e per quello che comporta”.
C’è voglia di puntare sulle Monumento in futuro, quindi con l’obiettivo di proseguire la carriera anche il prossimo anno: “Ho firmato per un anno con la Astana Qazaqstan, ma non vuol dire che mi ritiro quest’anno. Potrebbe essere così, ma anche no. Onestamente, non ho ancora neanche pensato a cosa farò dopo la mia carriera professionistica. Sono focalizzato sul presente, sulle corse e sugli allenamenti e sul godermela al massimo. Non posso dire con certezza che non correrò il prossimo anno, quindi è possibile che farò la Parigi – Roubaix e le altre Monumento nel 2023“.