Ciclismo in lutto per la scomparsa di Vittorio Adorni, fu dirigente sportivo, atleta conduttore televisivo. Professionista dal 1961 al 1970, vinse il Giro d’Italia 1965 e il campionato del mondo 1968. In totale in carriera ha vinto 60 corse professionistiche e vestito complessivamente per 19 giorni la maglia rosa di leader del Giro.
Durante il vittorioso Giro del 1965 Sergio Zavoli lo volle come opinionista fisso al “Processo alla Tappa”, mentre nell’anno del successo mondiale diventò conduttore, assieme a Liana Orfei, del telequiz “Ciao Mamma”. Lasciata l’attività agonistica, proseguì per un certo periodo la professione di commentatore televisivo. Per due anni fu poi direttore sportivo alla Salvarani, mentre nel 1973 ebbe lo stesso incarico alla Bianchi-Campagnolo.
Ha in seguito ricoperto la carica di presidente del Consiglio del ciclismo professionistico all’interno dell’Unione Ciclistica Internazionale, nonché dal 2006 al 2009 quella di assessore allo Sport del Comune di Parma.
È stato insignito delle onorificenze di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana nel 1973, Commendatore a Merito della Repubblica Italiana nel 1985, Grand’Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana nel 2005 e Cavaliere dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio nel 2010.
Dopo l’annuncio della scomparsa del grande campione, il web è stato invaso da tantissimo commenti di stima e affetto: “Orgoglio dei parmigiani”, “Se ne va un’ icona del ciclismo italiano”, “leggenda”. Tra questi anche Norma Gimondi, figlia di Felice, con un post su Facebook: «Ciao Vittorio, salutami papà. Sentite condoglianze alla famiglia, vi siamo vicine».