Manca poco all’inizio dell’edizione numero 106 della Corsa Rosa del Giro d’Italia. Percorso davvero duro quello di quest’anno, con 73,2 km a cronometro, sette arrivi in salita e soprattutto 51.400 metri di dislivello.
La lotta per la maglia rosa, come da storia del ciclismo, si deciderà sulle montagne. La prima giornata impegnativa sotto il profilo altimetrico è la quarta tappa con arrivo al Lago Laceno, con Passo delle Crocelle, Valico di Monte Carruozzo e Colle Molella a mettere fatica nelle gambe. Il primo arrivo in salita è sul Gran Sasso d’Italia, primo di sette scollinamenti oltre i 2000 metri, con la prima salita di prima categoria del Giro.
Altra giornata impegnativa coinciderà con la tredicesima tappa, si passa sul Colle del Gran San Bernardo, Cima Coppi dell’edizione con 2469 metri di altitudine e lungo di 34 km, seguito poi dal Croix de Coeur, che affaticherà il gruppo in vista del finale.
L’ultima settimana è ovviamente zeppa di salite, con l’arrivo sul Monte Bondone, dal versante inedito di Aldeno, ad aprire le danze e che sconvolgerà la classifica. Le ultime tre giornate sono da batticuore. Oderzo-Val di Zoldo con le salite di Coi e con arrivo concentrate negli ultimi 15 chilometri, ma prima Crosetta, Pieve d’Alpago e Forcella Cibiana promettono battaglia. Poi la Longarone-Tre Cime di Lavaredo, la giornata dei Passi: Campolongo, Valparola, Giau, Tre Croci e Tre Cime di Lavaredo, che torna al Giro. Per chiudere, la crono della ventesima tappa, che passa sul Monte Lussari: una vera e propria cronoscalata con vette al 22%.
La prima Maglia Rosa sarà assegnata con la prima delle tre prove contro il tempo previste in questa edizione. Sabato 6 maggio infatti, in programma la prima frazione da Fossacesia Marina a Ortona, 9,6 km totali: i primi 16,8 pianeggianti, costeggiando il Mare Adriatico, nel finale una rampa al 5% di pendenza media che potrebbe fare la differenza.
Per i bookmakers, i favoriti sono essenzialmente due. I soliti: Remco Evenepoel e Primoz Roglic. Lotta per il terzo posto abbastanza ampia. Il favorito per il gradino più basso del podio sarebbe Geraint Thomas (Ineos-Grenadiers), tallonato dal compagno di team Tao Geoghegan Hart, vincitore al Tour of The Alps. Occhio anche a Joao Almeida della UAE Team Emirates. Con l’assenza di Giulio Ciccone, che ha dovuto alzare bandiera bianca causa Covid, l’italiano su cui si ripongono più speranze è Damiano Caruso: lo scalatore siciliano è ipoteticamente il nono favorito.
Il percorso:
PRIMA TAPPA (6 maggio): Fossacesia Marina-Ortona, cronometro individuale
SECONDA TAPPA (7 maggio): Teramo-San Salvo
TERZA TAPPA (8 maggio): Vasto-Melfi
QUARTA TAPPA (9 maggio): Venosa-Lago Laceno
QUINTA TAPPA (10 maggio): Atripalda-Salerno
SESTA TAPPA (11 maggio): Napoli-Napoli
SETTIMA TAPPA (12 maggio): Capua-Gran Sasso d’Italia/Campo Imperatore
OTTAVA TAPPA (13 maggio): Terni-Fossombrone
NONA TAPPA (14 maggio): Savignano sul Rubicone-Cesena, cronometro individuale
DECIMA TAPPA (16 maggio): Scandiano-Viareggio
UNDICESIMA TAPPA (17 maggio): Camaiore-Tortona
DODICESIMA TAPPA (18 maggio): Bra-Rivoli
TREDICESIMA TAPPA (19 maggio): Borgofranco d’Ivrea-Crans Montana
QUATTORDICESIMA TAPPA (20 maggio): Sierre-Cassano Magnago
QUINDICESIMA TAPPA (21 maggio): Seregno-Bergamo
SEDICESIMA TAPPA (23 maggio): Sabbio Chiese-Monte Bondone
DICIASSETTESIMA TAPPA (24 maggio): Pergine Valsugana-Caorle
DICIOTTESIMA TAPPA (25 maggio): Oderzo-Val di Zoldo/Palafavera
DICIANNOVESIMA TAPPA (26 maggio): Longarone-Tre Cime di Lavaredo
VENTESIMA TAPPA (27 maggio): Tarvisio-Monte Lussari, cronometro individuale
VENTUNESIMA TAPPA (28 maggio): Roma-Roma