“Abbiamo letto la delibera con cui l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti della Caronte & Tourist dedicata agli aspetti tariffari. Siamo certi che grazie al procedimento si potrà giungere a una decisione dell’autorità garante della concorrenza che potrà acclarare la correttezza del sistema tariffario da noi praticato e riconoscere che le scelte effettuate comunque non danno luogo a nessun tipo di abuso”. Così da Messina si commenta la comunicazione scritta con cui l’Agcm ha reso noto che intende accertare se i prezzi e le condizioni contrattuali applicate dalla compagnia leader sullo Stretto possano essere ritenute eccessivamente onerose o eventualmente discriminatorie.
Il clima in riva allo Stretto è dunque sereno e da lì giungono valutazioni improntate al più pieno spirito di collaborazione.
“Forniremo le risposte di dettaglio nel dialogo con l’Autorità. In questa fase – si legge in un comunicato – possiamo solo ricordare che la congruità delle tariffe praticate da C&T per l’attraversamento dello Stretto è stata a suo tempo certificata da uno studio specifico di due tra i massimi studiosi italiani, entrambi docenti della Luiss “Guido Carli” di Roma, basato sul raffronto sinottico tra tratte omogenee e soprattutto tra compagnie non destinatarie di contributi pubblici, come è notoriamente Caronte & Tourist”. L’esposto del 2018 che sta alla base dell’istruttoria Agcm, invece, paragona le tariffe dello Stretto – peraltro oggettivamente coerenti con quelle degli altri due vettori impegnati sulla stessa rotta tra Messina e la Calabria – con quelle di una compagnia che opera in Sardegna e in regime di convenzione.
C&T dunque si dichiara “certa e fiduciosa” che il procedimento avviato dalla Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato porti chiarezza, dichiarandosi come sempre “disponibile per ogni tipo di collaborazione, nella prospettiva dell’accertamento definitivo della verità dei fatti.