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Capuano: “Sono contento di aver allenato il Messina. Scelta che rifarei mille volte”

(Nella foto in alto: Eziolino Capuano – Taranto – Foto Franco Raffa)

Continua il “silenzio/non silenzio”  da parte del Messina che, sin dalla scorsa settimana, ha preferito evitare i microfoni della stampa. Silenzio/non silenzio, si! Perchè se per la partita precedente si sarebbe potuto trovare una scusante nella distanza da dover percorrere per tornare a Messina (ma non lo si è fatto) e, quindi, partire urgentemente da Castellammare di Stabia, stavolta la gara si giocava in casa. Eppure, si è iniziato con la mancata solita conferenza stampa del tecnico nel pre-gara e si è finiti con l’assoluto mutismo del dopo gara del “Franco Scoglio” dopo la sconfitta interna con il Taranto.

In tempi non sospetti, aver annullato la conferenza stampa infrasettimanale di qualche giocatore (di mercoledì) aveva scatenato le proteste di Ussi e Ordine dei Giornalisti, con ammonimenti all’allora Ufficio Stampa. Oggi, tutto rientra nella normalità, pur non avendo avuto nessuna comunicazione di “silenzio stampa”.

In compenso, ai microfoni si è presentato l’ex tecnico del Messina, oggi allenatore del Taranto, Eziolino Capuano: “non avevo nella maniera più assoluta sassolini da togliere. Io porto rispetto per le squadre allenate in carriera, ovunque sia stato. La scelta di Messina la rifarei altre mille volte. Quando sento parlare una televisione tarantina che parlava di liberazione, devo dire che io le prime 4 partite ho fatto 7 punti col Messina, perdendo una sola volta a Castellammare dove non si meritava. Poi siamo andati a giocare a Catanzaro ed ho perso 8 giocatori. Al Celeste ci si allenava con le sagome, cioè non c’erano i giocatori, non si potevano prendere giocatori dalla Primavera. Quindi, non penso che ovunque sono stato in situazioni difficili sono riuscito a fare bene, mi dispiace, è stata una situazione particolare, sino a Catanzaro si andava benissimo. Poi non sto a dire sul mercato di gennaio, tutti i giocatori che sono arrivati Rizzo, Piovaccari,…però mi dispiace quando qualcuno nomina il 25 aprile. Non si è corretti, non si è giusti e non si sa molto di calcio. Dicendo questo non mi sembra di aver esultato, nemmeno sui gol, magari a fine partita prendi 3 punti su un campo difficilissimo di una diretta concorrente, ero contento per i 3 punti. Io la scelta di Messina la rifarei tremila volte, una città stupenda, una storia calcistica,  mi dispiace solo che non mi è stato dato il tempo per incidere, perchè con tutte le problematiche non sono stato trattato bene. Io ho fatto un miracolo ad Avellino portandola dal penultimo posto ai play off, con altri due anni di contratto e non sono stato confermato. Quindi, l’esultanza per aver ottenuto un risultato importantissimo è soltanto perchè chiudi il girone d’andata  con una squadra di giovani. Ho fatto su 16 partite 26 punti col Taranto. Ho fatto quei punti con una squadra di giovani e non alberga nessuna situazione di rancore verso nessuno. Ho avuto il piacere di aver allenato Messina come tanti altri posti.

Abbiamo palleggiato e quando potevamo siamo stai pragmatici, mi sembra onestamente che non ci sia stata mai partita. il Taranto poteva fare il terzo gol, non perdere per noi sarebbe stato un grandissimo risultato. Poi è arrivato quel bel gol ed un pò di apprensione ti subentra avendo perso tanti giocatori, era uscito Labriola, in quel momento non era facile portare la partita.  Penso che la mia squadra ha dimostrato fase applicativa, ha tenuto il campo benissimo e, con grande onestà, ha comandato in lungo ed in largo. Il portiere non ha dovuto fare interventi.  Sul gol della punizione c’era un blocco clamoroso, si era sul 2 a 0,  l’arbitro aveva fischiato già prima. La mia squadra merita solo applausi. Poi si sono messi sul 4-2-4 e quello ti crea apprensione, ma ci sta per qualsiasi squadra.

Se ci salviamo per noi è come aver vinto il campionato, poi guardo la classifica, vedrò se abbiamo guadagnato qualche punto, però so che il girone di ritorno è un altro campionato. Il cammino è lungo, noi si cerca di far più punti possibili, parlo di salvezza ma se c’è da fare qualche punto in più lo vogliamo fare, non andiamo in vacanza, noi si gioca tutte le partite come la partita della vita, senza fare voli pindarici.”