Si è svolta oggi, alle 12.45 a Trigoria, la conferenza stampa d’addio del capitano giallorosso Daniele De Rossi. Entrato in sala stampa tra gli applausi dei giornalisti e dei compagni di squadra, tutti presenti con indosso la maglia del loro compagno di mille battaglie, De Rossi è apparso emozionato, ed anche deciso e consapevole, della fine di questo lungo ma felice viaggio. Nella tristezza generale, che aleggia in queste situazioni, il capitano giallorosso ha annunciato di lasciare questa storica maglia, proseguendo però ancora la sua carriera da calciatore.
Queste infatti le sue parole: “Sarei voluto rimanere, ho voglia di giocare, non sento ancora di dover smettere”. Aggiungendo in seguito ad una domanda fatta da uno dei giornalisti presenti in sala: “Mi vogliono dirigente? Così si incide poco, lascio il lavoro sporco a Totti… Preferirei allenare”
Romano e romanista, cresciuto nella giovanili del club, con 615 presenze e 65 reti, De Rossi dopo Totti, è il giocatore che ha giocato più partite all’interno della squadra capitolina. Patrimonio italiano con le sue 117 presenze, al quarto posto tra i giocatori che hanno utilizzato piu’ volte la maglia azzurra, per anni etichettato “Capitan futuro”, dopo il maggio 2017 lo diventa a tutti gli effetti, portando quella fascia con rispetto ed orgoglio, seguendo lo stile di chi per anni lo aveva preceduto.
Ha vinto poco probabilmente, rispetto alla caratura del giocatore che è stato, il palmares infatti recita due Coppa Italia e una Supercoppa nel 2007, con un gol strepitoso a San Siro contro l’Inter. Non dimenticando il Campionato del Mondo vinto con la Nazionale nel 2006. Numeri e raccolte, che non danno il senso di quello che sempre sarà questo giocatore. Di De Rossi infatti si potrá banalizzare forse sulla quantità dei titoli, ma non si potrà mai dire nulla sul campione di vita che è stato, un premio questo dal valore inestimabile, un riconoscimento datogli dalla gente, dai tifosi, da avversari e addetti ai lavori, in un calcio dove i valori e l’attaccamento alla maglia sono realmente merce rara.
Un atleta che va via per rispetto della Roma, per il bene di colori rappresentarivi di una città e non di quelli sgargianti del vile denaro.
De Rossi non si ritirerà dal mondo del calcio. Vuole intraprendere nuove avventure lontano dalla Roma, uscendo in punta di piedi, con lo stesso rispetto di quando era Capitan futuro, anche ora che è ormai già il passato.
Questo il comunicato ufficiale della Società As Roma
Per 18 anni, Daniele è stato il cuore pulsante dell’AS Roma», ha dichiarato il presidente del Club Jim Pallotta. ”
Ha sempre incarnato il tifoso romanista sul campo con orgoglio, affermandosi come uno dei migliori centrocampisti d’Europa, a partire dal suo debutto nel 2001 fino a quando ha assunto la responsabilità della fascia da capitano. Ci commuoveremo tutti quando, contro il Parma, indosserà per l’ultima volta la maglia giallorossa e rispettiamo la decisione di proseguire la sua carriera da calciatore, anche se, a quasi 36 anni, sarà lontano da Roma. A nome di tutta la società voglio ringraziare Daniele per lo straordinario impegno profuso per il Club. Le porte della Roma per lui saranno sempre aperte, con un nuovo ruolo in qualsiasi momento deciderà di tornare”.