Il dribbling come compagno di viaggio e una classe cristallina, Alberto Cambiaghi per diversi anni ha deliziato la platea messinese.
Schillaci, Pierleoni, Miranda, Manari, Modica, Carrara, Di Fabio, Protti fra i tanti calciatori che ha avuto come compagni di squadra.
Attaccante esterno, Cambiaghi era in grado di saltare come birilli gli avversari e servire assist millimetrici.
Alberto, sei arrivato a Messina dal profondo Nord, quale è stato il tuo impatto con i siciliani?
Volevo fare un’esperienza nuova e le mie scelte furono giuste. Arrivato in riva allo Stretto mi ricordo di aver trovato compagni fantastici e una società seria. Una tifoseria senza eguali.
Il primo anno hai avuto come allenatore Zeman, è stata dura?
Il tecnico boemo mi ha insegnato tanto, più di tutti. Con lui in panchina, è stata l’annata più bella della mia carriera.
Hai giocato con tanti calciatori, con chi eri più legato?
Direi che andavo d’accordo con tutti, con Da Mommio e Doni in particolare.
Quale è stato l’anno più difficile?
Facile rispondere, quello della retrocessione. In quella stagione accaddero tanti episodi negativi che ci condannarono. Ancora oggi il dispiacere non è passato.
Ricordi lo spareggio con il Monza?
Certo, in panchina c’era mister Buffoni, riuscimmo a salvarci con grande cuore. Curiosità volle che stavo ad un chilometro da Monza.
Che cosa ti è rimasto del Messina e di Messina?
Tanto. Porto nel cassetto un bellissimo ricordo che non svanirà mai. Sono tornato nella città peloritana diverse volte, mia moglie ha parenti a Patti. Ogni volta è un tuffo al cuore, i tifosi, il “Celeste” , i compagni, tutto.
Nutri qualche rimpianto?
Assolutamente no. Ho giocato nelle categorie che meritavo, se non sono arrivato nella massima serie, vuol dire che mi è mancato qualcosa.
Tua figlia gioca in serie A con successo nel Sassuolo, ha voluto intraprendere la tua carriera.
Michela sta per finire gli studi. Per il calcio ha la stessa mia passione. Quando sono libero dagli impegni, vado a vedere le sue partite.
Sei rimasto nel mondo del calcio?
Alleno i ragazzi del mio paese.
Perché in giro, non ci sono più tanti Cambiaghi?
Ai giorni nostri il calcio è cambiato, prevale la tattica, anche se devo dire che qualche talento c’è ancora.
Voglio comunque mandare un caro saluto a tutti i messinesi. Vi abbraccio e vi portero’ sempre nel mio cuore, siete stati unici.
Alberto Cambiaghi, professionista esemplare, è stato uno dei più forti attaccanti esterni arrivati in riva allo Stretto. Fra campionato e Coppa Italia ha totalizzato 129 presenze, realizzando 13 reti e innumerevoli assist. La città e la tifoseria lo ricorda sempre con grande affetto e stima.