“Se Atene piange, Sparta non ride”, mentre Catania cerca la salvezza di una società con l’acqua alla gola ed a Messina si dibatte su quale sarà il futuro calcistico mentre si avvicina il tempo di un bando, forse inopportuno, sulla concessione dello stadio “Franco Scoglio”, nemmeno a Palermo le cose non sembrano andar per il verso giusto. La promozione in serie C apre lo scenario alla neo società rosanero che deve trovare la disponibilità di un impianto omologato, requisito obbligatorio per la disputa delle gare casalinghe del campionato del terzo gradino del calcio professionistico.
Il “Barbera” dell’era Zamparini aveva una concessione con costi altissimi (oltre 300mila euro) non ammortizzabili in terza serie.non può. Chiare le parole dell’Amministratore Delegato del Palermo Rinaldo Sagramola: “Abbiamo avuto diverse interlocuzioni, ma non abbiamo mai visto bozze di convenzione che ritenevamo, forse opportunamente, dovere visionare prima che andassero in discussione, posto che ci siano andate, io ancora questo non l’ho capito, per vedere quantomeno di concordare sui contenuti della concessione stessa. Siamo arrivati ai giorni nostri, a causa anche dell’emergenza legata alla diffusione del Covid-19, circostanza per la quale le attività di tutti sono state inevitabilmente bloccate… Ad ogni modo, ribadisco, che nessuno in seno al club ha mai avuto la pretesa di avvalersi dell’utilizzo dello stadio a titolo gratuito, ma sicuramente sulla base di un canone commisurato a livello di fatturato o di campionato di competenza. L’esempio più calzante, in quest’ottica, è quello dell’ACR Messina al quale il comune peloritano ha concesso l’utilizzo dello stadio “Franco Scoglio” per 5 mila euro stagionali…La data entro la quale presentare la documentazione utile all’iscrizione non è ancora stata ufficializzata, però i tempi non sono certamente biblici poiché entro 40 giorni al massimo bisognerà presentare la pratica completa. Quindi, se avremo per quella data la disponibilità di un impianto bene, altrimenti bisognerà trovare una soluzione alternativa”.
Così, per la società del presidente Mirri si prospetta l’idea di andare a giocare le gare interne a Marsala o Enna.