Claudio Garella, morto a 67 anni l’ex portiere di Hellas Verona e Napoli
È morto Claudio Garella, storico portiere del Verona dello scudetto 1984-85. Aveva 67 anni, è deceduto per problematiche cardiache in seguito a un intervento chirurgico. Originario di Torino, dove era nato il 16 maggio 1955, era famoso soprattutto per le sue respinte con i piedi, al punto che l’avvocato Gianni Agnelli lo definì “l’unico portiere che parava senza mani”. Dopo l’esperienza all’Hellas di Bagnoli passò al Napoli, dove vinse la Coppa Italia e il primo scudetto dei campani nella stagione 1986-87
Questa volta Claudio Garella non è riuscito a evitare il peggio. Dopo una carriera eccezionale, con due scudetti vinti con Verona e Napoli, l’ex portiere si è dovuto arrendere ad alcune problematiche cardiache arrivate in seguito a un intervento chirurgico. Aveva 67 anni. Era nato il 16 maggio 1955 a Torino, dove aveva iniziato a giocare nelle giovanili dei granata. Debutta in Serie A nel campionato 1972-1973 proprio con il Torino, ma trova una certa continuità nella massima serie soltanto nella stagione 1977-78 con la Lazio. L’anno dopo va alla Sampdoria, dove gioca in Serie B dall’estate 1978 fino al 1981. Nella stagione 1981-82 resta in Serie B, ma passa al Verona, dove diventerà una delle icone del club: nella stagione 1984-1985 vince uno scudetto storico con l’Hellas di Osvaldo Bagnoli
“Il portiere che parava senza mani”
Era famoso soprattutto per le sue respinte con i piedi, al punto che l’avvocato Gianni Agnelli lo definì “l’unico portiere che parava senza mani”.
Nella stagione 1985-1986 passa al Napoli, con cui vince la Coppa Italia e il primo scudetto dei campani nella stagione 1986-1987 in squadra con Maradona. Giocherà al Napoli fino al 1988, in seguito vestirà anche le maglie di Udinese e Avellino.