CALCIO. Buonocore riporta il sorriso ad Ischia
Fine novembre 2022, dovrebbe essere una giornata come tante altre, di quelle che piano piano portano al Natale. Non è così.
Sull’isola d’Ischia si abbatte un’alluvione che semina morte, dolore e distruzione.
La cittadina campana perde d’improvviso la sua luce abbagliante e accogliente e piomba in un incubo che sembra essere senza fine.
Gli ischitani, poco più di 62.000 abitanti non si perdono d’animo e iniziano subito la ricostruzione.
Tra lacrime e ferite che rimarranno sempre aperte, dopo un inverno da dimenticare, si fanno largo le stagioni più calde.
Serve una scossa per cercare di far tornare anche un flebile sorriso e anche un pallone può fungere da volano per far riaprire le ali.
L’Ischia Calcio, con il presidente Pino Taglialatela, raccoglie l’invito e chiama in panchina una bandiera del calcio campano: Enrico Buonocore. L’uomo che palleggiava amabilmente con un’arancia come se fosse un normale pallone e che dribblava gli avversari come stabili birilli.
Enrico scruta il mare e le sue onde, decide di raccogliere la sfida a modo suo, fra la sua gente che lo ha sempre amato.
Da calciatore fantastici assist funambolici e leader di tante squadre.
Un gigante, tra le fila del Messina, lo squadrone del presidente Aliotta e del direttore Salerno. Protagonista di due promozioni con un Messina imbattibile. Indimenticabile e da antologia, il suo gol al Palermo.
Enrico, adesso ha 51 anni e sa che tutto può succedere, sa di poter regalare una gioia ai suoi concittadini e prende il comando delle operazioni accomodandosi sulla panchina dell’Ischia, in Eccellenza campana.
Capisce immediatamente che la sua terra può rivelarsi l’arma vincente e forma una rosa prevalentemente composta da calciatori nati sull’isola. Ben diciotto! Soltanto cinque gli innesti venuti da lontano.
Un vero e proprio miracolo calcistico.
Le partite trascorrono e l’Ischia vince, vince e continua a stupire. Ventinove giornate e l’Ischia è primo in classifica nel suo girone d’Eccellenza, con quattro punti di vantaggio sulla seconda.
Un’intera isola mobilitata per tornare a sorridere e lo stadio “Enzo Mazzella” nuovamente colmo. Non basta. Per le strade si respira un’aria nuova, tornano a sventolare i colori.
Un uomo solo è al comando, l’uomo delle rivalse. Il suo nome è Enrico Buonocore.
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