Intervistato da Repubblica nell’edizione di Palermo, mister Bortolo Mutti artefice della promozione in A del Messina nell’annata 2003/2004, parla da doppio ex del Derby che finalmente torna nel professionismo dopo gli anni gloriosi della Serie A “Se penso a Messina mi viene in mente il “Celeste”, una bolgia. Penso alla partita con il Como che ci regalò la promozione in A. Penso ai tifosi che ci abbracciavano per strada, piangendo. E penso a quando abbiamo inaugurato lo stadio San Filippo. E mi emoziono ancora oggi, a distanza di quasi 20 anni. Quando penso a Palermo, penso all’eleganza di una città bellissima, ai posti meravigliosi che ho visto e fatto conoscere alla mia famiglia. E penso a Franco Sensi, un signore d’altri tempi. In Sicilia mi sono sempre sentito a casa e ringrazio tutte le persone che ho incontrato lungo il mio cammino”.
Un breve passaggio anche su Sasà Sullo suo ex giocatore ed oggi tecnico biancoscudato “Gli auguro il meglio. Ha la fortuna di trovarsi a casa, in un ambiente che saprà sostenerlo e supportarlo”
Che messaggio vuole mandare ai tifosi di Messina e Palermo? «Affettuosamente mi chiamano tutti l’allenatore terrone. In Sicilia mi sono sempre sentito a casa e ringrazio tutte le persone che ho incontrato lungo il mio cammino. Vedere due città a cui sono legato affrontarsi in serie C fa male, ma spero che questo derby possa dare uno slancio a entrambe le squadre per tornare ai fasti d’un tempo»