Basket, una fantastica Benfapp Capo d’Orlando batte Rieti 88-84
Quinta vittoria consecutiva per la Benfapp Capo d’Orlando, che al PalaSikeliArchivi batte la Zeus Energy Group Rieti con il punteggio di 88-84. La squadra di coach Sodini sorpassa proprio i reatini in classifica, portandosi in solitaria al secondo posto in classifica a quota 32, con davanti soltanto la capolista Virtus Roma staccata di due lunghezze.
Con questa vittoria la Benfapp riesce anche a ribaltare la differenza canestri negli scontri diretti, in virtù della sconfitta di 2 punti maturata all’andata a Rieti. Una gara che ha vissuto di strappi, combattuta ed equilibrata fino alla fine. Per i biancoazzurri decisivi uno strepitoso Jordan Parks, che conclude la sua gara con 39 punti e le due triple segnate nel quarto periodo da Matteo Laganà, con l’ultima che ha permesso all’Orlandina di sorpassare Rieti a 40″ dal termine, facendo esplodere il PalaSikeliArchivi, oggi tornato roboante come non mai.
Oltre ai due sopracitati doppia cifra anche per Brandon Triche con 13 punti e 6 assist e Simone Bellan che segna 12 punti con 3 triple. Solida la gara di Capitan Bruttini con 9 punti e 9 rimbalzi, ma tutti i ragazzi scesi in campo con hanno dimostrato grande attaccamento alla maglia, lottando in ogni possesso. Ma passiamo alla cronaca della gara.
Solito quintetto composto da Triche, Bellan, Lucarelli, Parks e Bruttini per coach Sodini, mentre coach Rossi risponde con Jackson, Tomasini, Jones, Toscano e Vildera.
Inizio scoppiettante della gara, con i primi punti arrivano dalle mani di Vildera, ma Parks risponde prontamente con una tuonante schiacciata e un semigancio mancino. Una tripla di Jackson e un altro canestro in penetrazione di Parks portano i padroni di casa sull’8-5 al 3′. Tomasini trova la tripla del pareggio a quota 10, ma Bellan risponde subito da par suo con la stessa arma. I biancoazzurri si portano sul 16-12 con Lucarelli e Parks, ma Rieti torna in carreggiata con Jones e un canestro e fallo di Jackson che consentono agli ospiti di sorpassare i ragazzi di coach Sodini. 5 punti in fila di Carenza per il 16-22 costringono al timeout coach Sodini quando manca 1’16” al termine del primo quarto. 2 liberi di Mei mettono fine al digiuno offensivo dei biancoazzurri e altri 2 di Bruttini fissano il punteggio dei primi 10 sul 20-22.
Parks in post basso apre le marcature del secondo periodo, ma Rieti con Carenza e Jones trova il massimo vantaggio sul 24-31. Parks non ci sta e segna prima in penetrazione e poi con una roboante schiacciata su alley-oop gentilmente offerto da Mei porta i suoi sul 28-31. Rossi chiama timeout per tentare di cambiare l’inerzia della gara, ma Bruttini e Triche hanno intenzioni diverse e Bellan firma il sorpasso con la tripla del 35-33 al 16′. Ancora Parks, scatenato, segna da sotto, poi una tripla da distanza siderale di Triche fa esplodere il PalaSikeliArchivi per il 40-35, costringendo Rieti ad un altro timeout al 17′. 19-7 il parziale Orlandina per chiudere il quarto, con i locali che vanno a riposo in vantaggio per 43-38.
Triche segna i primi punti del secondo tempo, ma Rieti si porta sul 3 con Jones. Parks ricomincia da dove si era fermato, con un canestro e fallo e una tripla a seguire per il 51-42, nuovo massimo vantaggio Benfapp. Toscano firma un parziale personale di 5-0, ma l’Orlandina è scatenata dall’arco e segna nuovamente con Bellan che poi, lanciato in contropiede, subisce un fallo antisportivo dallo stesso Toscano, trasformando uno dei due liberi a sua disposizione. La difesa dei paladini sale di colpi e si concretizza in attacco ancora con uno strepitoso Parks, che segna un’altra tripla per 29 punti personali dopo 25′. Un lay-up di Bellan porta l’Orlandina sul 60-47. Rieti torna in partita con Carenza e Jackson e sul 65-56 al 27′ Sodini chiama il primo timeout del secondo tempo. Jones segna con il fallo da tre punti, la Benfapp non riesce a dare continuità al suo attacco e con un’altra tripla Jackson permette ai suoi di tornare a -2, 65-63. Ci pensa Capitan Bruttini a togliere le castagne dal fuoco con un importante gioco da tre punti: il terzo periodo si conclude con la Benfapp Capo d’Orlando in vantaggio 68-65.
Due liberi di Toscano portano Rieti sul 1 in avvio di quarto quarto e Carenza completa la rimonta con un canestro dalla lunetta. Triche perde palla e gli ospiti ne approfittano per portarsi sul +3 con una schiacciata di Carenza per il 68-71 con conseguente minuto di sospensione richiesto da coach Sodini. Bonacini segna in penetrazione, poi Laganà fa esplodere nuovamente il palazzo con un gioco da 4 punti fondamentale per riportare in carreggiata i suoi: 72-73 al 33′. Gli arbitri fischiano un fallo tecnico a Jones, Parks trasforma il libero e Triche segna in entrata dopo una rubata di Laganà per il 75-73. Vildera pareggia i conti, ma Lucarelli si fa trovare pronto con un bel jump-shot dalla media. Toscano da tre firma nuovamente il sorpasso sul 77-78 quando siamo a metà del quarto quarto. Jones commette il quinto fallo andando a schiantarsi su una conclusione da tre punti di Parks: 3/3 per l’ala USA e nuovo vantaggio Benfapp. Toscano segna in penetrazione, poi commette fallo su Triche che segna solo uno dei due liberi a disposizione. Lo stesso statunitense compie fallo di sfondamento nell’azione successiva, che gli costa la panchina perché è il quinto della sua gara. L’intensità difensiva di entrambe le formazioni aumenta di possesso in possesso, 81-80 quando manca 1’30” alla fine. Vildera subisce fallo sotto canestro e segna entrambi i liberi per l’81-82 reatino, poi Laganà pesca una tripla dal cilindro a 44″ dal termine facendo esplodere il tifo biancoazzurro. Nell’azione successiva Jackson commette fallo di sfondamento su Lucarelli e Parks viene mandato in lunetta a 22″ dalla fine: 2/2 e partita che sembra in ghiaccio, ma Jackson si fa tutto il campo in 5″ netti e segna il nuovo -2, 86-84 a 16″ dalla fine. Nuovo fallo su Parks e nuovo 2/2 dello statunitense, che completa la partita perfetta andando a stoppare Casini nell’ultima azione. Il punteggio finale recita dunque 88-84 in favore dei padroni di casa.
Queste le dichiarazioni nel post partita:
Peppe Sindoni: «Non è mia abitudine venire in conferenza stampa dopo la partita, ma oggi sono qui con delle motivazioni ben precise. Credo che tutti stiate seguendo la situazione della Mens Sana Siena e dopo la vittoria di oggi, avendo ribaltato la differenza canestri negli scontri diretti con Rieti, dipende da noi arrivare secondi in questo girone. Ovverosia giocare i playoff con il fattore campo a favore. Dico una cosa forte: sono contento di non arrivare primo, perché oggi è il 10 marzo, il campionato finisce il 20 aprile. Non credo che siano sufficienti 40 giorni per redimersi. Oggi è tornata Capo d’Orlando, quella che tutti conosciamo. I playoff sono, forse, il percorso di espiazione dei peccati commessi lo scorso anno. Non parlo di pallacanestro: questi giocatori sono incommentabili, perché quello che stanno facendo è una cosa pazzesca. Sodini sta facendo qualcosa che verrà ricordato a lungo. Parlo di altro, parlo di redenzione. Io credo che questo ambiente abbia dimostrato che a questo livello vince le partite, le ha vinte anche in Serie A. Io credo che i playoff siano un’occasione per il popolo orlandino, per tutti noi, per ricordarci quanto possiamo incidere e quanto possiamo appartenere al più alto livello di questo sport. L’anno scorso non ha funzionato nulla, ma la prima partita giocata al PalaFantozzi lo scorso anno era con Saratov: a livello di Champion’s League abbiamo dato 32 punti di scarto a una squadra col quintuplo del nostro budget. Solo perché 3000 cuori erano allineati, solo per questo.
Lo scorso anno tante cose sono andate male, non torniamoci, ma la ferita è aperta. La dobbiamo suturare tutti assieme, essendo uniti, tanti, forti come stasera. Perché io credo che quel percorso lì di quattro turni lunghissimo, difficilissimo, contro squadre ben più attrezzate di noi sia carico di significato. Io credo che se un qualcosa può e vuole essere ottenuto, ce lo prendiamo tutti insieme.»
Marco Sodini: «Secondo me oggi ero più consapevole dei miei giocatori che la partita sarebbe stata durissima. La nostra squadra pecca di inesperienza, sappiamo che è stata costruita con questo peccato originale, ma è migliorata nel corso del tempo. Sicuramente noi non abbiamo approcciato la partita bene, siamo stati un pochino timorosi, un po’ meno aggressivi di come avrei voluto. Oggi Parks è stato monumentale, ha sopperito anche al fatto che Triche non è stato brillante come al solito.
Devo dire bravo a Simone Bellan che ha giocato una grandissima partita a livello di intensità e di attenzione, ma anche allo staff tecnico nel credere che Matteo Laganà sia già oggi un ottimo giocatore mettendolo in campo in un momento difficile della partita. Devo dire che l’ha dimostrato facendo 7 punti negli ultimi 4 minuti, ha un futuro luminoso davanti a sé. Questo non vuol dire che tutti gli altri ragazzi non siano meritevoli di una menzione, in una partita in cui contava stare avanti a Rieti per più di 2 punti.
Questa era l’unica cosa che contava ed ecco perché, dal punto di vista tecnico, non entro nel merito che siamo stati abbastanza confusionari, che abbiamo gestito male lo strappo a nostro favore, che non siamo stati bravi a giocare sul lato debole dopo una settimana in cui ci siamo allenati benissimo, su aspetti del gioco in cui però la pressione ha portato a non farci rendere per come avremmo voluto. Rimane il fatto che in una partita di questo tipo, in cui poi contano gli episodi, abbiamo dimostrato una grande consistenza nel finale, compresa la freddezza ai tiri liberi. Al termine di una partita come questa, non voglio dimenticarmi di fare i complimenti a Rieti, che avevo detto essere una delle migliori squadre del campionato e stasera l’ha confermato. Credo che noi due siamo le due squadre, e ci aggiungo Bergamo, che giocano la miglior pallacanestro, funzionale ai giocatori che ha.
Vogliamo provare a lottare per ogni obiettivo finché la matematica ci consentirà di farlo, indipendentemente da quello che sarà la situazione di Siena. Voglio fare quindi i complimenti ai nostri avversari, per come sono stati in campo, per come hanno picchiato nel modo giusto ma anche ai miei giocatori per come sono stati in grado di reagire. Ultima cosa che voglio dire: finalmente il PalaSikeliArchivi si è dimostrato il sesto uomo in campo, il cuore di Capo d’Orlando è questo qua. Era quello che volevo dall’inizio e spero che le persone che ci hanno visto oggi per la prima volta si siano divertite e tornino al palazzetto a sostenerci.»