Il Castanea Basket 2010 ha presentato tutti i quadri dirigenziali ufficializzando l’ingresso in società di Franco Di Dio col ruolo di nuovo general manager. Quest’accordo di collaborazione rappresenta la volontà reciproca di compiere un passo in avanti in quanto si tratta di una figura molto conosciuta nel settore cestistico cittadino e provinciale, avendo alle spalle diversi anni di carriera come giocatore ed essendo da sempre molto vicino alle diverse società cittadine anche come consulente tecnico, cosa che permetterà alla compagine societaria gialloviola di arricchirsi di nuove idee e contributi.
Per Franco Di Dio è un ritorno alle origini, visto che ha disputato una stagione con la maglia del glorioso team peloritano durante la sua carriera da giocatore. L’ex guardia ha lasciato l’attività agonistica alla soglia dei quarant’anni con l’ultima esperienza di Giarre conclusasi con una salvezza in serie C, ma anche negli anni a seguire è sempre rimasto presente sulla scena cestistica. Tra le altre cose, inoltre, i suoi due figli ed atleti Lorenzo e Leonardo sono molto conosciuti nel piccolo mondo del basket cittadino.
Queste le principali ragioni e le dichiarazioni del nuovo general manager del Castanea che spiegano il perché della ratifica di questo accordo: “Sono stato contattato ed ho parlato serenamente con la dirigenza gialloviola. Per come è stato impostato in modo schietto il discorso ho accettato volentieri l’incarico proposto con l’obiettivo di mettermi a disposizione della società. Sono consapevole di essere impegnato professionalmente in città in un altro ruolo e di potermi dedicare solo in modo part time a questa sfida ma voglio dare un apporto concreto e reale alla società anche grazie alla mia esperienza. Conosco le problematiche attuali della pallacanestro cittadina e credo che al primo posto ci sia la dispersione delle forze tra le troppe società presenti sul territorio che annullano il lavoro dei settori giovanili che, di fatto, negli anni non hanno prodotto risultati con continuità nonostante la presenza di alcuni validi istruttori. Per appassionare gli sportivi bisognerebbe puntare principalmente su atleti locali ma sono consapevole che questo non sempre è possibile se si vuole puntare ad ottenere risultati concreti e bisogna ricorrere ad atleti stranieri. Mi ha fatto piacere ricevere questa proposta che mi permette di poter essere utile alla causa e dimostrare le mie conoscenze del settore pallacanestro affidandomi anche a qualche figura di raccordo tra me e la società”.