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Basket Serie C | Fortitudo Messina: Coach Cavalieri suona la carica

Il neo coach della Fortutido Messina, si concede alla redazione di SportMe News con una lunga intervista che racconta il Giocatore, l’Allenatore ma soprattutto l’Uomo Claudio Cavalieri. Un viaggio sincero attraverso passato, presente e futuro nella stagione e nei progetti di quella che oggi è, a tutti gli effetti, la “sua” Fortitudo.

Un progetto è sempre qualcosa di nuovo e speciale, che ti prende dentro e ti fa fare alcune scelte giuste ed altre sbagliate ma credi fermamente in ognuna di esse, perché è il Tuo Progetto. –Esordisce così Cavalieri- Questo non è un momento facile ma veniamo da due anni di successi e da una crescita esponenziale in tutte le categorie ed anche la società si è allargata, siamo partiti da me (Claudio Cavalieri) e da pochi dirigenti, ora l’organigramma è completamente cambiato, cresciuto e ampliato.La bellezza della Fortitudo è quella di essere sempre in continua evoluzione e crescita”.

Claudio avevi abbandonato, poi hai rimesso le scarpe per poi riattaccarle nuovamente. Cosa è successo, c’è lo vuoi raccontare?

“Beh il primo amore non si scorda mai ed è sempre bello, vivo in me. Purtroppo sono le mie ginocchia che hanno deciso per me e la mia buona carriera da giocatore che hanno fatto pendere la bilancia verso il ritiro da giocatore. La verità è che, vista la nostra difficoltà, i dirigenti più coach Baldaro avevano pensato che potessi dare una mano ed io mi sentivo davvero bene (tre partite la miglior valutazione fra tutti i giocatori n.d.r ). Purtroppo l’ultima partita contro il Cus dove noi dovevamo fare due punti fondamentali non è andata bene e li si è rotto qualcosa. A pagare, come in tutti gli sport, è sempre il coach ma tutti noi sappiamo che la colpa è di Noi giocatori dal primo all’ultimo. La Fortitudo Messina non essendo società professionistica, ha delle spese e a questo punto era inevitabile optare per una scelta interna, levarmi le scarpe e dare una mano in altro modo.
Ai ragazzi ho detto testuali parole “le vostre paure sono le mie, ma io sono qua su questo campo per sconfiggerle insieme a Voi e raggiungere gli obiettivi prefissati dalla società e da tutti noi, perché credo in quello che faccio e facciamo ogni giorno”.

Claudio non ti sembra di fare troppe cose ogni giorno?

“Si mi sono ripromesso di non diventare il tuttofare ma quest’anno è stato un anno di transizione e crescita ed i sacrifici li dobbiamo fare tutti, nella Vision del progetto e nella mission della Fortitudo Messina. Ho una fortuna grande, la pazienza della mia famiglia e soprattutto il non fare sport per scopo di lucro e di lavoro. Una volta il basket era davvero per tutti il primo Amore, quello che ti permetteva di levarti tante soddisfazioni ,mantenerti e farti fare una vita agiata ma ora non è più così. Sento spesso “Amo il basket quanto mi dai?Oppure quanto mi dai e poi mi racconti del progetto se c’è tempo?”
Faccio e facciamo basket in questa società perché ci piace e non dobbiamo dire grazie a nessuno. I dirigenti fanno grandissimi sacrifici economici e morali ed io mi spacco la schiena sul campo.
Se mi aiuti a trovare qua a Messina qualcuno che faccia quello che facciamo noi:  IoFabio MarinaroFrancesco Russo e Giuseppe Mantineo in maniera gratuita, sono disposto a lasciargli davvero quasi tutti i campionati e gli allenamenti, ma non ne troverai uno solo.
Lo sport è aggregazione, socializzazione, e puó essere davvero qualcosa in più per tutti i ragazzi.
Qui in casa Fortitudo tutti fanno sacrifici dal primo all’ultimo, non sono solo e non faccio da solo tutto ma abbiamo un grande staff fatto di Uomini”.

Torniamo alla serie C, la foresteria e la situazione che vi aspetta ce la puoi illustrare?

“Siamo molto tranquilli, abbiamo davvero le idee chiare ed abbiamo tranquillità e serenità; non abbiamo cecchini che ci aspettano sui balconi.
Quando abbiamo iniziato non sapevamo dove saremmo arrivati, ora siamo una bella realtà fatta di ragazzi e progetti ma soprattutto dii sogni.
Non ci siamo posti degli obiettivi prima ma nemmeno limiti adesso. Siamo consapevoli che lotteremo per salvarci con le unghie e con i denti perchè i ragazzi sono tutti consapevoli degli errori fatti e vogliono uscire da questo momento di crisi.
La foresteria è una delle novità sperimentali di quest’anno ma anche questa frutto di sacrifici di ogni componente societario. È una scommessa vinta con grandi margini di miglioramento e soprattutto con grande voglia di osare già dal prossimo anno”.

Capitolo stranieri: la Fortitudo Messina non è stata molto fortunata, perchè?

“Il perché è subito spiegato. Non è facile prendere questi ragazzi, oltre ad avere bravura nel visionare video, è un vero terno al lotto. Prendi ragazzi che giocano in campionati mai visti e conosciuti, che dovrebbero scommettere su loro stessi per dimostrare di poter fare salti di categoria, iniziare anche a vivere grazie a questo sport anche se alcune volte non si è fortunati come è successo a noi.
Il primo ha avuto un grave lutto e credo che qui non ci sia contratto che tenga perché il bene del ragazzo viene prima di tutto .
Il secondo, dopo essersi infortunato in una azione di gioco, ha deciso di sferrare un pugno alla struttura del canestro procurandosi una frattura che non riusciva a saldarsi ed abbiamo deciso consensualmente di non peggiorare la situazione mandandolo a casa per guarire in tranquillità. Siamo andati contro i nostri interessi ma il bene dei nostri ragazzi viene prima di tutto”.

Bene Claudio un anno tutto nero?

“Assolutamente si, nero e verde o verde e nero come i colori della nostra società. Per alcuni c’è molto da imparare, pensiamo ad una società seria come Armani Milano; fuori dalla coppa Italia, perde molte partite con un budget stratosferico. Questo è il gioco dello sport, ci sono annate con giocatori stellari e non si raggiunge neanche un obiettivo e ci sono annate che con quattro gatti arrivi a vincere tutto o quasi. Pensate che la fortitudo possa vedere davvero tutto negativo (ride claudio ) che siamo gli ultimi degli ultimi degli ultimi in campionati dilettantistici?
Qui in Sicilia la serie C si vive davvero come un campionato semiprofessionistico, ma nelle altre parti d’Italia è un campionato per i giovani ed è quello che abbiamo cercato di fare qui. Abbiamo una foresteria di 2000-2001, un nucleo grande di messinesi che hanno abbracciato il progetto due anni e mezzo fa, siamo felici sereni a costi limitatissimi. Se non fosse stato per i parametri, io avrei lottato ancora per tenermi vicino Joppolo, Adorno ,Centorrino e Bonfiglio che avrebbero spiegato Basket a mani basse”.

Cosa mi racconti dell’attività giovanile vera linfa per le società?

“Capitolo molto bello, abbiamo una persona meravigliosa che si occupa del Minibasket che è Fabio Marinaro e quest’anno, con l’aiuto di Andrea Squillaci, Francesco Russo e Roberto Bellomo ha avviato un progetto bellissimo alla scuola Vittorini. Progetto Totalmente Gratuito per le scuole elementari e medie ed in più, abbiamo una bella collaborazione con il centro Minibasket Virtussina del presidente Amico, Marco Sabarese e Francesco Di Bella.
Fabio ha aperto collaborazioni con tutte le società che hanno il piacere di fare sport, per far divertire i mini-atleti. Lui ed i nostri ragazzi (assistenti) sono un orgoglio.
Under 14;15;18;20 fanno le loro esperienze e siamo orgogliosi di loro perché per noi è tutta esperienza e gioia.
L’under 16( 2004-2005-2006) è un capitolo a parte, è un gruppo su cui puntiamo molto.
Quest’anno abbiamo vinto il nostro girone passando alla fase Gold da numeri uno, riuscendo a sconfiggere i nostri mostri. Insieme a Piero Mento, testa pensante della Fortitudo, Giovanni Caselli e Giuseppe Merrino stiamo valutando già dei prospetti 2004-2005/06 da aggregare il prossimo anno e fare un salto di qualità.”

Claudio ma allora come chiudiamo quest’intervista. La tua positività è contagiosa, vi salverete?

“Come la chiudiamo? Non chiudiamo mai niente, siamo sempre aperti a nuove avventure e quando si chiude una porta siamo pronti ad aprire un portone.
Non siamo perfetti, facciamo errori ed orrori, non siamo una società di serie A neanche di serie B e forse lontani anche dalla C ma siamo consapevoli di darci l’importanza che meritiamo. Accettiamo tutti gli avvenimenti che ci capitano discutendone con il resto della ciurma Di Bella, Giovani, Squillaci e Diwi Bennett risolvendo tutto o meglio…ci proviamo.
Se ci salviamo non è messo neanche in discussione, abbiamo le idee chiare e la forza del gruppo e della società. Molla solo chi non ha idea e lungimiranza ma soprattutto chi non è capace di dare il 110% e non crede in se stesso. Siamo Uomini in Missione e lo sappiamo.”

@La Redazione di SportMeNews