Basket | La Fortitudo Messina batte Gravina. 61-52 il finale
Fortitudo Messina – Sport Cub Gravina 61-52 (9-9/24-19/37-42)
FORTITUDO MESSINA Bellomo 11, Di Nezza 7, Saddi 4, Cavalieri, Leanza 7, Fathallah 12, D.Bianchi, Incitti 8, Giovani, Amata, Nikoci 8, Tagliano 4 Coach C. Cavalieri
SPORT CLUB GRAVINA Fodale, Patanè 3, La Mantia 8, Barbera 20, Coercea, Mastrandrea, Florio 4, Santonocito 7, Privitera, Alì 5, Zambataro, Renna 5 Coach G. Marchesano
Senza il parziale di 20-4 degli ultimi 264 secondi della partita probabilmente avremmo commentato la seconda sconfitta interna della Fortitudo Messina. Confusione, scarsa carica agonistica e scelte di gioco spesso sbagliate, caratterizzano gran parte della prestazione degli uomini di coach Cavalieri che si sbraccia fin dai primissimi minuti del match nel tentativo di guidare al meglio i suoi.
Il punteggio bassissimo dei primi 3 quarti, e le percentuali finali con il 16% da 3 e il 38% da 2, sono lo specchio di quella che è stata certamente la prestazione meno brillante della Fortitudo in questo campionato. Di contro un Gravina, privo di Spina e Spampinato ha avuto il merito di restare sempre sul pezzo, trascinata dall’ottimo capitan Barbera (20 punti), rimanendo sempre in scia nel punteggio, allungando a fine terzo parziale (37-42), raggiungendo il massimo vantaggio ad inizio quarto parziale (39-48) ed accarezzando concretamente la possibilità di lasciare il PalaRussello con i 2 punti che non avrebbe certo demeritato.
Ma è proprio nel momento cruciale della partita che cambia totalmente l’inerzia del match. Gravina non trova più conclusioni facili e la Fortitudo come d’incanto trova caparbietà, concretezza e lucidità, tutte doti che erano mancate nei 35 minuti precedenti.
Gli spunti di Di Nezza, Bellomo e l’esperienza di Fathallah indirizzano la partita nei giusti binari per la formazione di casa e fanno tirare un grossissimo sospiro di sollievo a coach Cavalieri, sicuramente scontento della prestazione dei suoi almeno relativamente ai primi 3/4 della partita.
Non ci sarà neanche troppo tempo per soffermarsi sulla prestazione. Il calendario impone infatti un nuovo turno infrasettimanale. Mercoledì 28 sarà derby, l’ennesimo di questo campionato.
La Fortitudo andrà infatti a fare visita agli Svincolati Milazzo in quel PalaValverde che evoca dolci ricordi ai tifosi neroverdi. Fu proprio lì che in gara 2 la Fortitudo pose le basi per la promozione in serie C nel maggio del 2019 dopo aver perso in casa gara 1.
Ma questa è solo storia. La realtà impone un cambio di atteggiamento ed impegno massimo per ben figurare al cospetto di un avversario che fino al momento ha raccolto poco in relazione alle potenzialità ed alle aspettative della vigilia della stagione.
Al termine dell’incontro abbiamo raccolto le impressioni di coach Claudio Cavalieri “Sapevamo che sarebbe stata una partita difficile, purtroppo la concentrazione in una squadra giovane come la nostra deve essere sempre al massimo. E’ stata una partita in salita che non mi ha permesso di poter dare, come speravo, un pò più di spazio ai nostri giovani e questo per colpa dei nostri errori e delle nostre mancanze. Sono sempre stato abituato a guardare il lato positivo. Se siamo riusciti a portare a casa una partita con il 16% da 3 e il 38% da 2, significa che ci abbiamo messo la voglia giusta quantomeno nel finale. Abbiamo giocato gran parte della partita senza Nikoci, il nostro pivot titolare, ma Saddi e Bianchi hanno fatto bene, come anche Tagliano, soprattutto a livello difensivo. Sono contento della vittoria ma non dell’atteggiamento dei primi 35 minuti. Mi soddisfa la prestazione di Di Nezza che, come sabato scorso ha fatto le scelte giuste al momento giusto, e mi soddisfa molto anche la crescita esponenziale di Bellomo e Fathallah nel finale di partita. Sicuramente ci sono cose da rivedere per preparare bene la gara di mercoledì prossimo. Affronteremo una squadra che rispetto all’andata ha cambiato tutto il roster. Adesso testa bassa e lavorare”