BASKET C GOLD- “La Fortitudo piega un coriaceo Castanea. Nuovo esordio di Di Nezza e super Bellomo”
Fortitudo Messina – Castanea Basket 2010 78-59 (16-13/40-34/59-48)
Fortitudo Messina Di Nezza, Bellomo 19, Mollica 2, Ottoborgo, Magarinos 29, Caldwell 3, Mento, Iannicelli 6, Giannullo 10, Giovani, Terzi, Yeyap 9 Coach C. Cavalieri Ass. coach S. Marisi
Castanea Basket 2010 Banin 25, Seslija, Trupia 2, Lopukhov 4, Chakir 8, Corti, Hofsteteris 17, Janic, Ponzù Donato, De Leon Rosario 3 Coach D. Baldaro Ass. coach L. Biondo
Priva di Simone Cavalieri, costretto al forfait poche ore prima della partita, la Fortitudo supera un buon Castanea e continua la marcia per un ottimale piazzamento nella griglia dei playoff. Rispetto alla formazione di coach Baldaro, la Fortitudo può vantare adesso quattro lunghezze di vantaggio in classifica, peraltro con una gara in più da disputare, ed il vantaggio non trascurabile della differenza punti nei confronti diretti.
Davanti al solito caloroso pubblico del PalaRussello la Fortitudo si presenta con l’innesto dell’ultim’ora Antonio Di Nezza, in foto, (ala, classe 2000) tornato alla Fortitudo nelle cui fila aveva realizzato 347 punti nelle 37 gare disputate in C Silver dall’ottobre 2019 al giugno 2021.
Il ragazzo di Isernia nella stagione 2021/2022 si era trasferito in C Gold in Toscana, prima a Montecatini in casacca Herons, disputando 13 spezzoni di gara con una media di 3,9 punti a partita, e poi a Firenze nelle fila dell’Olimpia Legnaia trovando molto più spazio realizzando 290 punti con una media di 13,8 nelle 21 gare disputate. All’inizio della stagione in corso vola in Portogallo e si accasa alla SC Marinhese in Second League chiudendo la pima fase con una media 13.5 punti e 7.5 rimbalzi. Adesso il ritorno alla Fortitudo, concretizzatosi nelle ultimissime ore di apertura dei trasferimenti, con una gran voglia di dimostrare tutto il proprio valore:
“Sono fiero di poter tornare nella società da dove sono partito. Sono venuto con l’obbiettivo di guadagnarci la B e levarmi qualche soddisfazione che penso di meritare dopo il lavoro fatto in questi anni. Chiudo dicendo come dice sempre il coach “si torna sempre dove si è stati bene”. Forza Fortitudo
Tornando alla gara di ieri, come al solito di questi tempi gran cornice di pubblico e gran prova difensiva della formazione di Cavalieri che limita i terminali offensivi giallo-viola. In casa Castanea prova generosa di Banin (25 punti) che ancora una volta si dimostra il più prolifico per i suoi. Bene anche Hofsteteris (17 punti), mentre gli attesi Chakir (8 punti) e Lopukhov (4 punti) sgomitano nel pitturato ma trovano una gran difesa avversaria che li limita notevolmente.
Per i padroni di casa come detto gran prova difensiva anche se spesso punita dal duo arbitrale. Alla fine saranno 24 i falli fischiati alla formazione di Cavalieri contro i 13 al Castanea. L’ottimale atteggiamento difensivo di Bellomo e compagni esalta le prove di Antonio Di Nezza (ancora chiaramente a corto di intesa con i nuovi compagni), poi uscito per 5 falli, di Gianmarco Iannicelli, di Michel Yeyap, di Gabriel Magarinos, ma tutta la squadra riesce a tradurre al meglio sul campo le direttive di coach Cavalieri.
Sempre avanti nel punteggio i nero-verdi chiudono avanti il primo (16-13) e secondo quarto (40-34), allungando nel terzo parziale (59-48) sprecando anche qualche pallone che poteva essere giocato con più tranquillità, dopo che il Castanea si era avvicinato fino al -3 (44-41). Il quarto parziale esalta le prestazioni di Gabriel Magarinos, top scorer del match con 29 punti, di Michel Yeyap, sempre padrone del pitturato e di Roberto Bellomo. Per il capitano, tornato su buoni standard realizzativi, gran prova di cuore da autentico leader nei 39’ disputati, costretto agli straordinari vista l’assenza di Simone Cavalieri. Su buoni livelli le prestazioni di Matteo Mollica, di Elliot Caldwell e di Gianmarco Iannicelli, limitati però dai fischi arbitrali. Di rilievo anche la gara tutta cuore e muscoli di Emmanuele Giannullo che va anche in doppia cifra. Poco fortunato Rosario Giovani, chiamato sul parquet da coach Cavalieri negli ultimi due minuti del secondo quarto a dare respiro ad Elliot Caldwell; pesta la linea laterale e la tripla dall’angolo gli viene cancellata dal fischio arbitrale.
Trovano spazio tutti insieme negli ultimi 110” di gara anche gli altri under Francesco Mento, Lorenzo Ottoborgo e Francesco Terzi che difendono ottimamente la retina fino alla sirena finale.
Coach Cavalieri:
“Sono felice della prestazione dei miei ragazzi, abbiamo fatto di necessità virtù. L’assenza di Simone a tratti si è vista e ha pesato ma ci siamo compattati in un momento difficile superando anche questo scoglio.
Sono felice per i miei ragazzi che sono stati tutti eccezionali, tutti hanno portato il loro mattone e con quello abbiamo costruito un muro. Bellissime le prestazioni di tutti; in settimana avevamo deciso di limitare Chakir e Lopukhov, due giocatori veramente interessanti, e ci siamo riusciti, i ragazzi hanno fatto davvero un’ottima staffetta su di loro. Yeyap, Giannullo, Mollica, Iannicelli e Caldwel hanno fatto veramente bene sia difensivamente che offensivamente. Sono felice di aver riabbracciato nel nostro branco Antonio Di Nezza, l’ho trovato maturato, ancora più voglioso e pieno di margini di miglioramento; per noi un innesto importante emotivamente e tecnicamente.
Sono molto felice per Roberto Bellomo: ogni volta si è pronti a metterlo in discussione per il suo carattere o le sue scelte ma oggi ha dato un grandissimo segnale di maturità e io sono orgoglioso di questo ragazzo che vive il basket per pura e semplice passione ma con professionismo (non sempre ride il coach) da giocatore di livello superiore. Roby è genio e sregolatezza ma ormai la nostra armonia passa dai mille confronti e alcune volte anche duri, ma c’è rispetto grandissimo reciproco alla base del nostro rapporto ed entrambi abbiamo una grossa fame di vittoria. Abbiamo archiviato un’altra vittoria importante, una vittoria che abbiamo cercato, voluto. Adesso testa a Milazzo già da domani perché il lavoro paga sempre e come potete vedere Magarinos ne è un esempio vivente: Gabriel sono quasi 8 mesi che lavora sui suoi punti deboli che adesso stanno diventando una certezza per lui e io ne vado fiero perché chi trova scuse poche volte ottiene risultati chi lavora invece alla fine sboccia sempre.”