Urania Milano – Orlandina Basket 86-72 (29-17; 45-40; 67-61)
Urania Milano: Piunti 11, Bossi 11, Chiapparini, Valsecchi, Langston 21, Raspino, Benevelli 15, Montano 14, Cavallero, Pesenato 2, Franco 3, Raivio 9. Coach: Davide Villa
Orlandina Basket: Diouf 2, Ravì, Taflaj 9, Conti, Gay 16, Floyd 27, Laganà 7, Johnson n.e., Del Debbio, Triassi, Moretti 11, Klanskis. Coach: Marco Sodini.
Quinta sconfitta in fila per l’Orlandina Basket, che viene battuta dall’Urania Milano per 86-72. La sfortuna sembra accanirsi contro la squadra di coach Marco Sodini, che anche oggi ha dovuto fare a meno di uno dei suoi due americani. Prima della gara infatti Johnson viene fermato da un problema alla schiena e rimane in panchina per tutti e 40 i minuti di gioco.
I biancoazzurri giocano comunque una gara coriacea, almeno per i primi 30’. Nell’ultimo quarto l’assenza di una bocca da fuoco come Johnson e la stanchezza accumulatasi per il ritorno in campo dopo appena 36h dalla sfida con Biella si fanno sentire. Milano vince meritatamente grazie ad un ottimo quarto periodo di Bossi e Langston.
Non bastano i 27 punti, 6 rimbalzi e 6 assist di Floyd, né i 16 di Gay. In doppia doppia Moretti con 11 punti e 10 rimbalzi, 9 punti per Taflaj, 7 per Laganà. 2 punti e 6 rimbalzi in 13’ per il neo acquisto Diouf.
Capo d’Orlando tornerà in campo mercoledì 17 marzo al PalaFantozzi per la sfida contro Verona, alle 21.
La cronaca del match:
Pronti via l’Urania Milano prova a scappare sul 10-0 con Langston, Raivio e Benevelli. È la tripla di Gay a sbloccare il punteggio ospite, ma i padroni di casa continuano a macinare gioco e con le triple di Franco e Langston volano sul +16 (24-8). Sono Taflaj, Gay e la tripla di Laganà a tenere in vita i paladini, riportandoli sul -9 (24-25). Montano e Pesenato però chiudono il primo quarto sul 29-17.
Tutta un’altra storia in avvio del secondo parziale: trascinati da Floyd e Laganà i paladini tornano sul -8. Piunti e Montano provano a tenere a distanza l’Urania, ma gli ospiti, con Floyd, Taflaj e Laganà, tornano ad un solo possesso di distanza, sul -2 (34-32). Coach Villa ferma il gioco per parlare coi suoi, ed al rientro dal time-out Milano ritrova la via del canestro con continuità, ma lo stesso fa l’Orlandina: in un finale di quarto equilibrato Montano chiude il gioco da tre punti, mentre Floyd infila la tripla e il contropiede chiuso da Benevelli manda le squadre negli spogliatoi sul 45-40.
La tripla di Benevelli apre il secondo tempo rimettendo 8 punti tra Milano e Capo d’Orlando, ma i paladini rincorrono con il -3 firmato Moretti e Taflaj (48-45). La bomba di Benevelli e il gioco da tre punti di Piunti tengono ancora a distanza i padroni di casa, mentre dall’altra parte Moretti inchioda in transizione, Diouf realizza i primi punti in maglia Orlandina e Floyd mette il nuovo -3 (54-51). A Montano e Raivio replica Gay con il gioco da tre punti, quando si apre il festival delle triple: a Raivio risponde Moretti, poi Piunti e Floyd per il 67-61 che chiude il quarto.
Si segna ancora dall’arco in avvio di ultimo parziale: prima Piunti, poi Floyd, mentre sette punti di fila di Bossi valgono il +15 (77-64). I paladini cercano soluzioni offensive complicate e per ben quattro minuti non riescono a trovare la via del canestro. Arriva Langston a punirli, con il gioco da tre punti del +18 (82-64). Capo d’Orlando ritrova il fondo della retina con Moretti e Floyd dalla lunetta, ma Langston e Bossi continuano a tenere a distanza Milano. Negli ultimi minuti di garbage-time, dalla linea della carità, Floyd e Gay aggiustano il punteggio sul 86-72 finale.
Le parole di coach Sodini al termine della gara: «Il processo che deve portarci alla fine della stagione regolare deve essere diverso, dobbiamo avere un tipo di approccio differente alle partite. Fare a meno di uno dei due americani fa la differenza.
Abbiamo avuto un ottimo spirito, ho solo due “rimproveri” da fare ai ragazzi: il primo i 29 punti subiti nel primo quarto, il secondo è stato dopo aver preso un contropiede a 4’ dalla fine senza che nessuno tornasse in difesa. Questo non deve accadere, bisogna tornare anche se siamo stravolti e la partita è già indirizzata..
Non credo però che si possa dir nulla oggi a loro per il loro impegno, sono ragazzi giovani che quando affrontano giocatori di esperienza come quelli dell’Urania fanno fatica a stargli dietro.
Dobbiamo essere consapevoli e obiettivi: questi ragazzi vanno tutelati. Speriamo di rimetterci presto in carreggiata.»