Basket A2 | L’Orlandina cade a Piacenza solo all’overtime 87-91
Assigeco Piacenza – Orlandina Basket 91-87 (14-31; 31-53; 56-67; 80-80)
Assigeco Piacenza: McDuffie 18, Voltolini n.e., Poggi 15, Molinaro 8, Formenti 19, Sabatini 8, Gajic, Guariglia 8, Massone, Carberry 12, Jelic, Cesana. Coach: Stefano Salieri.
Orlandina Basket: Ravì n.e., Taflaj 14, Gay 9, Floyd 28, Laganà, Johnson 25, Del Debbio 3, Triassi, Tintori, Klanksis, Moretti 8. Coach: Marco Sodini.
Partita dal doppio volto per l’Orlandina Basket al PalaBanca di Piacenza. Dopo un primo tempo impeccabile, con altissime percentuali al tiro ed energia da vendere, che permettono a Capo d’Orlando di costruire un vantaggio di ben 23 lunghezze, i paladini rientrano male dagli spogliatoi e, mentre i padroni di casa iniziano la rimonta con un quintetto tutto italiano, gli ospiti non riescono a ritrovare il ritmo.
Piacenza ricuce il gap, possesso su possesso, e impatta la gara, portandola all’overtime sull’80 pari, con tre liberi di Formenti segnati ad 1” dalla fine. Nel tempo supplementare coach Sodini deve fare a meno di Samuele Moretti, fuori per cinque falli, e alla fine gli emiliani si tengono i due punti, vincendo per 91-87.
Non bastano i 28 punti di Floyd, né la doppia doppia di Johnson (25 e 12 rimbalzi). Chiude in doppia cifra anche Taflaj, con 14 punti, 9 per Gay e 8 e 14 rimbalzi per Moretti. Non c’è comunque un attimo di tregua per l’Orlandina, che tornerà in campo già mercoledì 3 marzo a Verona, con palla a due alle ore 20.30.
La cronaca del match:
Si corre tanto ma si realizza poco nei primi minuti della gara, finché Capo d’Orlando ingrana il suo gioco e con una sontuosa schiacciata di Johnson e due punti di Floyd guida sul 4-12. McDuffie prova a tenere in vita i suoi, ma Johnson, Taflaj, Moretti e Floyd fanno volare i paladini sul +16 (9-25). Guariglia e Cesana muovono il punteggio di Piacenza, ma le triple di Del Debbio e Gay chiudono il primo quarto sul 14-31 (+17).
È un’altra tripla di Gay ad aprire il secondo quarto, per il +20 Orlandina. Carberry prova a scuotere i suoi con quattro punti di fila, ma i paladini sbagliano pochissimo, Johnson risponde con la stessa moneta e la tripla di Floyd vale il +23 (20-43). Sono Molinaro e Carberry a tentare di ricucire il gap, ma Floyd e la tripla di Taflaj tengono Capo d’Orlando sul +23 (29-52). Molinaro inchioda ancora, mentre il tiro libero di Johnson manda le squadre negli spogliatoi sul 31-53.
Altra storia nel secondo tempo, in cui i padroni di casa si stringono in difesa e si allungano in zone-press, riuscendo a recuperare alcune palle che permettono a Formenti e compagni di rifarsi sotto, fino al -11 (51-62). Floyd è preciso in lunetta, ma con Guariglia e Formenti i biancorossi tornano sul -10 (54-64). Taflaj ne mette due dalla lunga distanza e l’inchiodata di Guariglia chiude il terzo quarto sul 56-67.
Johnson mette la tripla del +14 in avvio di ultimo quarto (56-70), ma Piacenza non molla e Salieri rimette in campo i suoi due americani, tenuti fuori nel terzo parziale. Capo d’Orlando pecca di inesperienza pensando di aver già conquistato i due punti e con la tripla di Formenti ed un super McDuffie la partita torna in parità a quota 70. Floyd e Taflaj tentano di togliere le castagne dal fuoco, ma con Carberry e McDuffie è ancora 77 pari. Solo 1/4 dalla lunetta per i paladini, mentre Johnson è preciso e mette il +3. È l’ingenuità di Moretti a costare caro ai paladini: il numero 33 commette fallo sul tiro da tre di Formenti, che è fa 3/3, trascinando Piacenza al supplementare sull’80 pari.
Nell’overtime la musica non cambia: sono McDuffie, Poggi e Formenti a trascinare la formazione di casa, mentre Capo d’Orlando continua a sbagliare dalla lunetta, stavolta con Taflaj e Floyd, e Formenti porta Piacenza a due possessi pieni di distanza a 13’’ dalla fine (88-82). Gay mette la tripla e poi commette fallo su Carberry, che fa solo 1/2 e Johnson realizza il -2 da sotto. Ormai però è troppo tardi, Poggi è preciso dalla linea della carità e la gara termina 91-87.
Le parole di coach Sodini al termine della gara: «È una partita che lascia molto l’amaro in bocca, perché la crescita di una squadra giovane come la nostra passa dall’avere delle responsabilità.
Quindi aver avuto un buon approccio, essere stati avanti a lungo nel punteggio e immaginare, come fanno qualche volta i ragazzi giovani, che la partita potesse essere finita è stato l’ennesimo peccato di gioventù.
È chiaro che bisogna prendersi la responsabilità delle cose nel basket che conta, ma per fare un esempio pratico nell’ultimo possesso Moretti ha fatto fallo su Formenti, ma non doveva trovarsi lì, perché noi non avevamo previsto il cambio.
L’errore è a monte, dopodiché c’è l’incapacità da parte nostra di gestire la situazione dal punto di vista tecnico. Non credo di voler passare ai miei ragazzi di essere prima soddisfatto e poi rammaricato. Credo che oggi bisogna prendersi la responsabilità di aver perso, non è uguale vincere o perdere.
Bravissima Piacenza a rientrare, basandosi sulla lotta, la garra, cosa che noi non siamo ancora capaci di fare. Abbiamo concesso troppi rimbalzi in attacco, da questo punto di vista bisogna migliorare. Di buono c’è che ce la giochiamo con tutti, ma bisogna concretizzare e chiudere le partite quando vanno chiuse.»