Una vicenda che sembrava dover dimostrare la vicinanza di una squadra di calcio alla comunità messinese attraverso la donazione di mascherine in un periodo d’emergenza sanitaria, come ufficialmente dichiarato dal presidente Arena agli organi di stampa, si sta trasformando in una “poco” divertente contesa, all’apparenza poco trasparente, per la gente di Messina.
Sull’argomento ci giunge questa interrogazione al sindaco De Luca formulata dal consigliere comunale Alessandro Russo che tanto fedelmente riportiamo:
“Premesso che l’emergenza da Covid-19 ha costretto le Amministrazioni pubbliche ad approvvigionarsi di mascherine e DPI per fronteggiare a scopo preventivo la diffusione del contagio presso la popolazione. Considerato che con determina del dirigente nr. 3218 del 07.04.2020, il Dirigente del Dipartimento Servizi Ambientali affidava, dopo una consultazione con fornitori del settore, affidava alla ditta Toro S.c.r.l. la consegna di nr. 500.000 mascherine alla data del 10.04.2020 e al costo di 0,60 euro cadauna per un importo totale pari a 300.000 euro.
Che, poiché l’affidamento diretto alla ditta Toro S.c.r.l., con sede legale in Milano Via Caldera, 21 c.f. / p.i. 03486630126, per stessa espressione della parte motiva della determina, sarebbe stato di importo superiore al massimale di soglia previsto dal D. Lgs. 50/2016 (Codice degli Appalti), pari a 40.000 euro: “Nel caso in oggetto, si tratta di una fornitura il cui costo supera la soglia comunitaria, con conseguente obbligo di tempi minimi di ricezione e di pubblicità, molto onerosi ed incompatibili con l’urgenza di approvvigionare il Comune, e quindi i cittadini, dei beni in questione”.
Che per ovviare al limite imposto dalla normativa, veniva quindi deciso di suddividere l’impegno complessivo del Comune in più tranche di pagamento a favore della ditta TORO S.c.r.l., tutte rientranti nella quota massima dei 40.000 euro previsto dal criterio del “sotto soglia” previsto dal Codice degli Appalti, talché nella determina nr. 3218 veniva infatti impegnata la somma di 39.000 euro a favore della ditta TORO S.c.r.l. per pagare una prima tranche di mascherine da fornire al Comune da pagare per il 65% all’ordine e il 35% restante alla materiale consegna.
Ritenuto della massima urgenza e della più stringente necessità evitare all’Ente comunale danni erariali scaturenti da procedimenti di gara che non siano perfettamente allineati alle normative vigenti, anche nell’individuazione delle ragioni potenzialmente esimenti, e al contempo fugare ogni possibile dubbio circa la inopportunità di sovrapposizioni tra ruoli dei soggetti che pongono in essere rapporti con la Pubblica Amministrazione, onde non correre il rischio di sacrificare i principi costituzionali del buon andamento, di imparzialità, di trasparenza e di economicità.
Se non ritenga che l’affidamento di gara effettuato con la determina nr. 3218 del 07/0/4/2020 in maniera diretta a favore della Ditta TORO S.c.r.l. sia o meno in linea con le previsioni normative del D. Lgs. 50/2016, segnatamente nel rispetto della parte degli affidamenti diretti sotto soglia. In particolare, se la pratica espressamente adottata della suddivisione dell’appalto (pari a 300.000 euro) in più soluzioni tutte al di sotto di 40.000 euro, come determinato dal competente Dipartimento comunale, non debba considerarsi pratica espressamente vietata dalla normativa vigente in materia di appalti pubblici.
Se non ritenga che, laddove l’urgenza sanitaria sia stata utilizzata come ragione esimente delle procedure pubbliche nella scelta della stipula per affidamento diretto dell’appalto con la Ditta TORO S.c.r.l. in data 07.04.2020, al non concretizzarsi in data 10/04/2020 della condizione di appalto, ossia la consegna delle mascherine, tale urgenza possa ancora essere valida per il prosieguo dell’affidamento, essendo inadempiente la parte che avrebbe dovuto assicurare all’Ente con urgenza l’approvvigionamento, e non si debba, invece, procedere con l’immediata revoca in autotutela del contratto di cui alla determina 3218 del 07/04/2020.
Se l’Ente comunale abbia avuto, nella fase di stipula con la Ditta TORO S.c.r.l. le informazioni tecniche relative alle certificazioni delle mascherine che la citata Ditta avrebbe dovuto fornire al Comune di Messina, segnatamente: se fossero di uso sanitario e medicale, se fossero di uso quotidiano non sanitario, se possedessero o meno le certificazioni delle Autorità del settore e se, la presenza, o meno, di tali qualità giustificassero il prezzo che la Ditta proponeva al Comune di Messina.
Per quali ragioni, sulla sezione “trasparenza” del sito istituzionale del Comune di Messina, non si trovi il dettaglio dell’affidamento alla Ditta TORO S.c.r.l. nonostante l’inserimento del CIG. Se sia a conoscenza della circostanza che il titolare della Ditta TORO S.c.r.l., nella qualità di presidente della società FC Messina, abbia comunicato al Comune di Messina il dono di 50.000 mascherine alla Protezione Civile Comunale, e se tali mascherine siano state effettivamente consegnate.
Se risulti alla Sua conoscenza la circostanza che mentre nella qualità di presidente della società FC Messina, il titolare della Ditta TORO S.c.r.l. dichiara di voler donare 50.000 mascherine alla Protezione Civile di Messina, nelle stesse ore lo stesso concludeva – in affidamento diretto – la gara di cui alla presente interrogazione per un importo stimato di 300.000 euro e se, inoltre, risulti alla Sua conoscenza che la circostanza della donazione di 50.000 mascherine possa aver indotto ad un “favor” della nostra P.A. a contrarre con il titolare della Ditta TORO S.c.r.l. e se, infine, la circostanza di questa contemporanea convivenza delle due cariche sociali nella stessa figura non costituiscano motivo di opportunità per il procedimento amministrativo.
Se, infine, non ritenga della massima urgenza, non solo alla luce della incapacità a far fronte alla tempistica di consegna delle mascherine in emergenza sanitaria che aveva motivato l’affidamento diretto ma anche alla luce dei nuovi approvvigionamenti di mascherine che il Governo e la Regione Siciliana stanno provvedendo ad assicurare, la revoca immediata e in autotutela del contratto stipulato con la Ditta TORO S.c.r.l. con determina nr. 3218 in data 07/04/2020″.
In merito alla richiesta di fornitura di mascherine raccogliamo anche le dichiarazioni dell’Assessore alla Protezione Civile Massimo Minutoli: “L’amministrazione comunale si occupa dell’indirizzo politico e non di accordi commerciali, era stato il dirigente del settore che accettata l’offerta commerciale aveva preso gli accordi per la fornitura di mascherine con la ditta Toro Scrl. Oltretutto l’offerta, considerato il momento di necessità ed i prezzi praticati in quel momento, era conveniente (0,60 euro). Quindi, il dirigente ha convenuto per la fornitura di 65mila mascherine da ricevere entro il 10 aprile, ma non c’è un contratto che parli di un’ulteriore fornitura, c’era un accordo che prevedeva eventuali altri acquisti, poi non conosco esattamente quanto stabilito dal dirigente, perchè, ripeto, noi ci occupiamo dell’indirizzo politico e non di contrattazioni commerciali. Posso dirle che, oltre l’interrogazione del consigliere Russo, è stata presentata, da poco tempo, un’altra richiesta di chiarimenti da parte del consigliere Scavello.”