Nella serata di ieri vi è stata la presentazione del Football Club Messina, con dirigenza e squadra al completo. È stato un evento originale nel suo genere, moderato brillantemente dal responsabile comunicazione Antonio Caroè in una location suggestiva come il “Circolo del tennis e della vela” ed alla presenza di numerosi personaggi in vista della città peloritana, primi fra tutti il padrone di casa Antonio Barbera , Pietro Franza e a seguire, non in ordine d’importanza, tanti altri importanti profili, come Giuseppe Aliotta, testimonial della squadra giallorossa, con un pubblico delle grandi occasioni, che con entusiasmo e partecipazione ha assistito alla presentazione della squadra di Rocco Arena.
Quest’ultimo, accompagnato dal Dg Ferrante, dall’Ad Avv. Santoro con i dirigenti Mento e D’Amore ha presentato il progetto, sottolineando la cura dei particolari e la voglia di fare bene, tanto da far comporre anche un nuovo inno, facendo percepire e intravedere un percorso sempre più interessante, in linea con chi sembra saper fare calcio: “Emozionato. Due mesi di gran lavoro, ha detto Arena, nei quali abbiamo dovuto impostare tutto dalle basi.. Ho scelto di puntare su questo progetto, nel quale un primo passo importante sarà quello di risistemare il Celeste, che tra un mese dovrebbe già essere pronto per ospitarci, assicurando così maggior prestigio storico anche all’intero nostro campionato .
Tanti gli interventi di spicco, delle persone di prestigio presenti in questa serata, fra i primi intervenuti Pietro Franza, ha spiegato il senso della sua presenza, motivando la cosa e riconducendola semplicemente al rapporto d’amicizia che lo lega al presidente Arena da tanto tempo.
A seguire infine è intervenuto il dg Ferrante, che ha caricato l’ambiente annunciando il prosieguo della campagna acquisiti, in questi ultimi giorni di mercato. Protagoniste assolute, in bella mostra dall’inizio alla fine della serata, le nuove maglie. Applausi per tutti i componenti della squadra al gran completo presentati singolarmente da Caroè.
