Al Centro Sportivo Giovanni XXIII l’evento contro le mafie: “Uno, due, tre…cento gol per non dimenticare!”
Il Centro Polisportivo Giovanni XXIII di Messina ha ospitato ieri giovedì 20 marzo alle ore 16:00, l’evento: “Uno, due, tre… cento gol per non dimenticare!”, un’iniziativa che rientra nel percorso “I Cento Passi verso il 21 Marzo”, promosso da Libera Messina per costruire una partecipazione consapevole alla XXX Giornata Nazionale della Memoria e dell’Impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, che quest’anno si terrà a Trapani con lo slogan “Il vento della memoria semina giustizia”.
L’evento sportivo è stato promosso dal Centro Sportivo Italiano con i suoi Comitati Territoriali di Messina e di Reggio Calabria, che insieme curano l’attività Caronte del progetto “Arianna. Fuori dal Labirinto”, finanziato dall’Impresa Sociale Con i Bambini attraverso il bando Cambio Rotta.
A scendere in campo, al grido di #loSPORTnonvidimentica, i ragazzi delle comunità “Arzilla” e “La Coperta di Linus” di Messina ed una compagine di coetanei del quartiere Arghillà di Reggio Calabria.
“Lo sport non è solo competizione, ma soprattutto educazione alla cittadinanza attiva. Scendere in campo per ricordare significa affermare, con gesti concreti, che il rispetto delle regole, la lealtà e il senso di comunità sono valori essenziali per contrastare la cultura mafiosa. Un semplice pallone che rotola può diventare un potente strumento di consapevolezza: ogni passaggio, ogni rete segnata è un atto di memoria viva, un modo per dire che nessuna vittima delle mafie sarà dimenticata. Crediamo fortemente che attraverso il linguaggio universale dello sport si possano coinvolgere i giovani in un percorso di crescita, rendendoli protagonisti di un cambiamento culturale”, dichiara Giuseppe Macaione, responsabile della progettazione e della formazione del Comitato Territoriale di Messina del CSI.
A sottolineare il valore di questa iniziativa è anche il Presidente del Comitato CSI di Messina, Santi Smedile, che evidenzia l’impegno del Comitato nella promozione dello sport come strumento di riscatto sociale: “Abbiamo scelto di investire nella realizzazione del Polo Sportivo ed Educativo ‘Giovanni XXIII’ proprio in un quartiere a rischio di Messina perché crediamo che lo sport possa essere un vero presidio di legalità. Il nostro obiettivo è farne un hub per la promozione di una comunità educante, un luogo in cui i ragazzi possano crescere con valori sani e lontani da ogni forma di devianza. In un contesto sociale spesso complesso, crediamo che l’attività sportiva, se ben strutturata, possa rappresentare un’alternativa concreta, capace di dare speranza e prospettive per il futuro”.
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