Aggressione agente del Corpo di Polizia Municipale: la solidarietà del Commissario Santoro e del Direttore Generale Carrubba
L’aggressione ad un agente del Corpo di Polizia Municipale impegnato in un controllo del territorio, unitamente alle forze di Polizia, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza, rappresenta un fatto inaccettabile ed inqualificabile e, come Amministrazione Comunale, il Commissario Straordinario del Comune di Messina Leonardo Santoro esprime “la propria vicinanza all’agente aggredito e a tutto il Corpo di Polizia Municipale a cui va il ringraziamento per la particolare dedizione con cui quotidianamente affronta il proprio lavoro. Quello avvenuto è un fatto gravissimo – prosegue il Commissario Santoro – ma la città si interroghi sull’aggressività dei nostri ragazzi, la società civile si interroghi sulla necessità che le famiglie trasmettano ai propri figli un sentimento di convivenza civile e di rispetto per le Istituzioni. Alle spalle di un’aggressione, come quella che ha trovato vittime le forze dell’Ordine, abbiamo un ragazzo a cui non sono stati trasmessi dalla famiglia i reali valori di convivenza civile. In questo senso la scuola deve fare tanto, ma la famiglia ancor più. Ecco perché a Messina, in qualche modo, deve essere sviluppato un sentimento di rispetto reciproco per far sì che in futuro avvenimenti del genere non possano più verificarsi in quanto le forze dell’Ordine hanno il compito di garantire il rispetto delle regole civili, le stesse regole civili che devono essere trasmesse all’interno delle famiglie e da queste trasferite ai nostri ragazzi. Non c’è domani se si prosegue a seminare odio”.
Il Direttore Generale Rossana Carrubba manifesta “la propria solidarietà all’agente aggredito, cui augura una pronta guarigione, certa che il Corpo di Polizia Municipale continuerà a lavorare per il bene della comunità e per il rispetto della legalità e che non saranno certamente questi episodi di attacco nei confronti degli operatori di Polizia a fermare l’operato degli stessi, ‘rei’ di compiere semplicemente il loro dovere”.