Finalmente è tutto fatto. Il Messina ha comunicato di aver acquisito le prestazioni sportive dell’attaccante Mauro Bollino. Nato a Palermo il 3 dicembre del 1994, il possibile futuro numero 10 biancoscudato ha collezionato 14 presenze in serie D e 120 in serie C, diverse delle quali con maglie di rilievo come quelle di Pisa, Foggia, Taranto e Bari. Bollino ha anche servito le cause di Fidelis Andria, Paganese, Sicula Leonzio e Bitonto. Il calciatore è già a disposizione del tecnico Raffaele Novelli e lavora per farsi trovare pronto per i primi impegni ufficiali. Si aggiunge, dunque, un elemento prezioso alla rosa del Messina, che con un Bollino in più può vantare un reparto offensivo che poco ha a che vedere con la quarta serie.
Nel frattempo, però, sono da registrare le scaramucce tra la società del presidente Sciotto e l’ormai ex direttore generale Andrea Gianni. Le modalità di abbandono di Gianni hanno lasciato qualche strascico al punto che entrambe le parti hanno affidato a due comunicati quasi contemporanei il loro punto di vista sulle improvvise ed inaspettate dimissioni del direttore generale.
Il comunicato n.24 del Messina
“La società Acr Messina, in merito alle dichiarazioni del signor Andrea Gianni, ritiene doveroso precisare che le dimissioni del DG in questione non sono da imputare al rapporto con il presidente Pietro Sciotto, ma alla sua personale difficoltà a rispettare gli incarichi assegnatigli, creando, così, evidenti disagi alla società. Pertanto, le dimissioni si ritengono accolte con effetto immediato.”
Le ragioni di Gianni
“In merito al comunicato apparso poco fa sui canali ufficiali della ACR Messina mi preme precisare quanto segue. Il sottoscritto non ha mai rilasciato alcuna dichiarazione in merito alle dimissioni irrevocabili e immediate rassegnate nella giornata di ieri. Risulta infatti che tutto ciò che lo scrivente pensava ha provveduto a comunicarlo direttamente nella mattinata di ieri allo stesso Presidente Sciotto e cioè che il suo modus operandi non coincideva con quello dello scrivente aggiungendo che dignità, educazione, rispetto e professionalità non si comprano e non si vendono! Con l’augurio che l’ ACR Messina, la città di Messina e tutti i suoi tifosi possano raggiungere quei risultati sperati perché da troppo tempo illusi da chi preferisce il proprio cerchio magico di yes man al cospetto di professionisti che con amore dedizione anima e testa provano a ridare dignità ad una città intera. Forza Messina e grazie per i giorni passati insieme”.
Per un inizio alquanto promettente, questa diatriba tra ex dg e società rappresenta una piccola crepa che rischia di andare a incidere sul futuro a breve-medio termine del club. A Sciotto e alla dirigenza attuale il compito di sistemare le questioni extra campo per evitare alla squadra ogni alibi e ogni distrazione.