Acr Messina: la Saga continua…si gioca col morto
Mentre da un lato riceviamo e pubblichiamo il Comunicato dell’Ufficio Stampa (fantasma?) della stessa società che, in questo momento, viste le dichiarazioni rilasciate nei mesi scorsi, non avrebbe: proprietà, presidente, Dg… e chi più ne ha più ne metta:
COMUNICATO
“In merito alle notizie apparse oggi pomeriggio su un blog, riguardo una trattativa con un presunto imprenditore messinese, il quale avrebbe pagato le pendenze previdenziali e fiscali della società, l’ACR Messina precisa di avere riscontrato delle irregolarità amministrative sui suddetti pagamenti, peraltro mai autorizzati ed effettuati da soggetti sconosciuti al club. Prontamente è stata richiesta la regolarizzazione, a norma di legge dei suddetti versamenti, ma ad oggi non è ancora avvenuta. Pertanto alcuna trattativa potrà essere considerata tale se non dopo la regolarizzazione richiesta. Messina 24 aprile 2025 ACR Messina.”
Dall’altro il collega Salvatore Pernice, sul sito Pianeta Messina, lancia nuovi dubbi sulle reali intenzioni dell’attuale proprietà dell’Acr Messina:
“Era tutto pronto. Ma è ancora tutto pronto. E oggi era il giorno campale. Cioè la cessione del 80% delle quote dell’Acr Messina. Ma c’è un dettaglio, non indifferente, che vi raccontiamo. Stefano Alaimo, dopo oltre una settimana di telefonate, contatti, accordi verbali, oggi non si è presentato all’appuntamento a Messina con l’imprenditore messinese che in uno studio professionale doveva diventare, a capo della società di riferimento, il nuovo proprietario del Messina. Operazione che avrebbe portato anche al versamento immediato degli ultimi stipendi non corrisposti dalla AAd Invest. Bonifico pronto di cui possiamo dare contezza. Ricordiamo che l’imprenditore messinese aveva già nei giorni scorsi versato oltre 200mila euro all’Agenzia delle Entrate, sanando gli arretrati dei contributi previdenziali e assistenziali.Questi sono i fatti, la verità di ciò che è accaduto oggi. Alla prossima puntata, perché ci saranno sviluppi. E l’imprenditore non si arrenderà al primo “intoppo”, che ci auguriamo non sia stato pilotato. A questo punto è inevitabile che l’imprenditore entri in contatto con il sindaco Basile per sbrogliare la matassa.”
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