(Nella foto in alto Fabrizio Mannino ed Ettore Minore)
Il mercato impazza sotto le ceneri della scorsa stagione. Tante società, confermata la struttura organizzativa dello scorso anno, si muovono nell’ombra trattando giocatori in attesa dell’apertura di mercato, altre operano alla ricerca dei profili tecnici più adatti, come Toscano a Catania o Brambilla a Foggia. A Messina, intanto, da ieri, si intensificano le voci su possibili trattative di passaggio di mani della proprietà Acr Messina.
Riemerge la figura di Fabrizio Mannino, già all’attacco lo scorso anno, allo scopo di convincere il presidente Sciotto a cedere la società. Nonostante la sua richiesta di acquisizione non sia stata gradita, non ha mai abbandonato l’idea, prova ne siano le continue presenze in città, persino con incontri più o meno segreti con personaggi della società giallorossa.
L’altro possibile acquirente, adesso in città, sembra essere l’imprenditore palermitano Ettore Minore, Ceo di Inter Trade Italia srl. Minore, negli ultimi due anni, aveva tentato senza successo l’acquisizione del Marsala nel 2022 poi quella del Trapani nel 2023. Quest’ultimo affiancato da Salvatore Castorina, uno dei consiglieri del presidente Sciotto nelle prime stagioni a Messina, e, per tramite dell’ intermediario sportivo Andelucci (Dg del Trapani per pochi mesi), è ancora in attesa di una risposta della proprietà. Risposta condizionata come sempre dalla volontà di passare la mano da parte del proprietario presidente Sciotto. E su questa scia sembra che siano già saltati i tentativi di accordi in corso. Minore e Mannino pare che abbiano bucato anche questo nuovo tentativo. L’Acr resta di Sciotto.
Ma non si ferma qui la giostra delle incertezze.
La società, licenziati i Mannino e i Minore, annuncia con una nota che ci sarebbero in corso altre trattative.
E così rischiamo di autodefinirci con orgoglio “Giornalai” imbambolati dalle vicende del Messina Calcio
