Contattato dalla nostra redazione, l’ex presidente del Camaro, Antonio D’Arrigo, ci ha raccontato il prosieguo di questa nuova avventura con l’Acr di Sciotto. Un lavoro certosino e silenzioso che sta proseguendo a fari spenti, in puro stile Camaro, da veri uomini di calcio, puntando sul lavoro.
Cosa vi ha portato a fare questa scelta?
Il presidente Sciotto ci ha chiamati in causa, chiedendo la nostra disponibilità ad intraprendere questa avventura. Noi ci siamo resi disponibili, ci ha colpito la sua voglia di riscatto.
A tal proposito, come sono stati i primi giorni di lavoro con l’Acr?
I primi giorni sono stati ottimi, abbiamo riscontrato molta disponibilità da parte della società. Noi stiamo dunque trasferendo il nostro metodo di lavoro, impegnandoci al massimo, consapevoli che bisogna alzare il tiro, avendo a che fare con una realtà stimolante e importante come questa.
Che ruolo avrà lei? Ha richiesto delle garanzie in tal senso?
Non ho chiesto assolutamente nulla. Stiamo pianificando e programmando tutto. Il mio ruolo al momento non è prioritario, per me sono più importanti e decisivi altri ruoli, più vicini al campo da calcio, come team manager e magazzinieri, gente che respira calcio ed aiuta l’intera macchina a proseguire correttamente.
Le voci che girano sui profili vagliati come possibile Ds son vere?
Sul Ds abbiamo delle idee, però sono tutte persone sotto contratto, pertanto non possiamo dire più di tanto, dobbiamo aspettare che eventualmente si liberino, magari sapremo di più dopo giorno 24, termine ultimo per l’iscrizione al campionato per le squadre di Serie B e C. Scelto il direttore sportivo sarà poi compito suo occuparsi della scelta dell’allenatore e della rosa da allestire. Non abbiamo comunque fretta, stiamo programmando tutto alla perfezione, il Messina non deve muoversi in maniera precipitosa, anche perché essendo stata finalista di coppa Italia non avrà partite nell’immediato, non giocherà né al primo né al secondo turno della coppa, subentrando dopo, quindi la prima partita ufficiale sarà di campionato, abbiamo dunque tempo.
Per quel che concerne la sede del ritiro, è già stata individuata?
Abbiamo opzionato diverse strutture, ma probabilmente opteremo per Chianciano Terme.
Come contate di ricucire lo strappo e abbattere lo scetticismo che la tifoseria ha nei confronti della famiglia Sciotto?
Non ci preoccupa, perché ripeto, stiamo puntando sul lavoro. Quando si opera bene poi i risultati arrivano e si vedono sul campo, dunque anche i tifosi si ricrederanno.
Infine, un breve accenno sul nuovo FC Messina targato Arena.
Secondo lei può essere uno stimolo avere una certa concorrenza cittadina?
Credo proprio di sì, penso possa essere uno stimolo per tutti.
A chiudere, oggi avete avuto un riavvicinamento col main sponsor Fontalba…
Si, come detto nella nota inviata alla stampa, ci tenevamo a smussare le incomprensioni di fine stagione e ci siamo riusciti grazie anche alla disponibilità del Dott. Faranda. Pensiamo di doverci rivedere.